Onorevoli Colleghi! - La Fondazione Museo nazionale della scienza e della tecnica «Leonardo da Vinci» di Milano e l'Istituto e Museo nazionale di storia della scienza di Firenze costituiscono ad oggi gli unici due enti riconosciuti dallo Stato come musei scientifici nazionali. Ad essi è assegnato il compito sia di conservare un ingente ed eccezionale patrimonio tecnico-scientifico, che rispecchia figure e momenti essenziali della storia culturale del nostro Paese, sia di valorizzarlo adeguatamente anche al fine di promuovere un'efficace e capillare diffusione della cultura scientifica.
      La società consortile Città della scienza Scpa di Napoli gestisce la Città della scienza di Bagnoli, l'unico science-centre in Italia che, per le cospicue dimensioni, le rilevanti capacità operative, le efficaci strategie di promozione della cultura scientifica e della innovazione tecnologica e dei relativi indotti economici e produttivi, appare oggi competitivo rispetto alle molteplici analoghe strutture presenti nel resto del mondo; qualità che hanno portato la Città della scienza ad essere nominata nel 2005 «Museo scientifico dell'anno» da parte dell'European Museum of the Year Award. La Città della scienza di Bagnoli è stata concepita e si trova, inoltre, al centro di un importante progetto di riqualificazione ambientale che da qui a pochi anni si è posto l'obiettivo di trasformare e rilanciare una vasta area della terza cintura metropolitana italiana attraverso un sistema di reti e infrastrutture le quali hanno come asset fondamentale di sviluppo i saperi e l'innovazione tecnologica.

 

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      Le tre istituzioni vantano sedi di vaste dimensioni, sono dotate di attrezzature avanzate, dispongono di un cospicuo patrimonio di risorse umane e di professionalità tecnico-scientifiche qualificate, intrattengono rapporti di collaborazione stabili con centri di eccellenza a livello internazionale, sviluppano programmi incisivi di comunicazione, attraverso la sistematica produzione di mostre, l'impiego delle tecnologie dell'informazione, l'allestimento di laboratori didattici e per le scuole, la programmazione di attività di formazione, la realizzazione di ricerche, la pubblicazione di studi, di cataloghi, di strumenti educativi eccetera.
      I tre enti sono, inoltre, già oggi meta di un pubblico numeroso, valutabile complessivamente in circa 800.000 visitatori per anno, ai quali vanno aggiunte molte decine di milioni di contatti generati dai loro siti web, peraltro in continuo sviluppo sia per quanto attiene ai contenuti, sia per l'utenza coinvolta. Va sottolineato che le tre istituzioni, pur operando a livello nazionale e internazionale, esercitano, per la loro collocazione geografica, un impatto particolarmente incisivo rispettivamente nelle aree settentrionale, centrale e meridionale del Paese, dando luogo così, nel complesso, a una cerniera istituzionale con capacità di servizio per l'intera popolazione italiana, oltre che per il cospicuo numero di visitatori stranieri che affollano le aree metropolitane di Milano, di Firenze e di Napoli. Va infine evidenziata anche la complementarietà dell'offerta e delle competenze delle tre sopramenzionate istituzioni. La Fondazione Museo nazionale della scienza e della tecnica di Milano vanta, infatti, un patrimonio e coltiva vocazioni che afferiscono soprattutto alla cultura industriale e delle tecniche. L'Istituto e museo nazionale di storia della scienza di Firenze rappresenta altresì un centro di eccellenza per la tutela del patrimonio scientifico, per la storia delle scienze, per l'utilizzazione delle tecnologie dell'informazione e per la diffusione della cultura scientifica. La Città della scienza di Napoli rappresenta l'unico museo interattivo del Paese e costituisce un centro di riferimento per le attività di educazione alle scienze, di formazione e di orientamento per le professioni tecnico-scientifiche e di trasferimento alle imprese della cultura scientifica, per la promozione di nuove imprese basate sui saperi innovativi.
      La complementarietà di competenze, di bacino geografico e di vocazioni, assieme alle comuni finalità di operare per qualificare e potenziare le attività di diffusione scientifica, hanno già indotto le tre istituzioni a stabilire un rapporto programmatico di collaborazione organica le cui modalità e i cui fini sono espressi nella convenzione da esse stipulata. La convenzione si fonda sulla consapevolezza condivisa circa l'opportunità di un processo di integrazione che, pur garantendo piena autonomia ai singoli enti, miri alla realizzazione di una rete nazionale per la diffusione della cultura scientifica che individui nelle tre istituzioni altrettanti poli centrali capaci di sviluppare azioni coordinate di tutela e di valorizzazione del patrimonio tecnico-scientifico e industriale, di sensibilizzazione alle tematiche delle scienze soprattutto dei giovani in età scolare (anche per contrastare il fenomeno preoccupante della crisi delle vocazioni scientifiche) e di una efficace e capillare promozione della cultura scientifica, fondata su iniziative e contenuti di qualità certificata. Per sostenere questi sforzi e per dare ulteriore slancio a questa collaborazione è necessario garantire risorse pubbliche adeguate per il funzionamento e per il potenziamento e la manutenzione delle strutture e delle attrezzature dei tre enti, in modo da metterli in condizione di svolgere efficacemente un'azione integrata a favore della valorizzazione del patrimonio e della diffusione della cultura scientifica.
      A tal fine si propone pertanto di istituire la rete dei musei nazionali della scienza e della tecnica.
 

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